Museo Archeologico Oliveriano Pesaro

Ritratto di Augusto giovane I sec. A.C. In fondo corredi sepolcrali maschili e femminili rinvenuti a Novilara nel 1892-1893.
Ritratto di Augusto giovane I sec. A.C. In fondo corredi sepolcrali maschili e femminili rinvenuti a Novilara nel 1892-1893.
Teste marmoree, in primo piano ritratto di Caracalla, III secolo d.C.
Teste marmoree, in primo piano ritratto di Caracalla, III secolo d.C.
Stele graffite a figure e fregi rinvenute a Novilara e dintorni, VIII – VI secolo a.C.
Stele graffite a figure e fregi rinvenute a Novilara e dintorni, VIII – VI secolo a.C.
Copia di statua in bronzo denominata “Idolino di Pesaro”. Sullo sfondo, Eros-Hypnos e bassorilievi di età romana.
Copia di statua in bronzo denominata “Idolino di Pesaro”. Sullo sfondo, Eros-Hypnos e bassorilievi di età romana.
Torso di giovinetto. Copia romana di originale greco di IV secolo a.C. Sullo sfondo vetrine contenenti bronzetti votivi.
Torso di giovinetto. Copia romana di originale greco di IV secolo a.C. Sullo sfondo vetrine contenenti bronzetti votivi.
Torso di giovinetto e iscrizione sepolcrale a Vettia Hospita. Sullo sfondo, urne sepolcrali e un frammento di mosaico pavimentale romano.
Torso di giovinetto e iscrizione sepolcrale a Vettia Hospita. Sullo sfondo, urne sepolcrali e un frammento di mosaico pavimentale romano.
Calco di stele inscritta e graffita a figure e fregi da Novilara (faccia A), fine VI – inizi V secolo a.C.
Calco di stele inscritta e graffita a figure e fregi da Novilara (faccia A), fine VI – inizi V secolo a.C.

Museo Archeologico Oliveriano

Il museo occupa una superficie di 522,4 mq. al piano terra parzialmente interrato a partire dall’ala destra del palazzo dal cui androne, che ospita una statua di matrona romana e basi marmoree con iscrizioni, si accede a tre grandi sale con volte a crociera. Gli oggetti in esposizione sono circa 2600. La prima sala espone reperti di vario genere di epoca romana, prevalentemente da collezione dell’Olivieri: ritratti in marmo, fondi di coppe vitree graffite e iscritte, un larario puerile e parte della collezione numismatica. Nella seconda sala si trovano i reperti della necropoli di Novilara (secc. VIII-VII) tra i quali spicca la famosa stele della naumachia. La terza sala mostra diverse sezioni che comprendono sia oggetti provenienti da scavo, come i reperti del Luco o Bosco sacro pesarese (databili tra il III sec a.C. e il I sec. d.C.), o la “tabula fabrorum” in bronzo. Molto importanti sono poi le epigrafi, dall’età romana arcaica al rinascimento, che sono murate nell’area cortilizia e alle pareti dello scalone balaustrato in marmo del palazzo, cippi e marmi prevalentemente di provenienza locale . La documentazione di cultura materiale e artistica non si esaurisce nelle sale espositive del museo, ma comprende avori, bronzetti, gemme, cammei, monete, medaglie e placchette, visibili nella sala affrescata “dello Zodiaco” in biblioteca.